2004. Fabri Fibra aveva prodotto i suoi primi dischi, IUTER le prime felpe. Tutti volevano di più, nessuno pensava di poterlo ottenere davvero. Mentre Fibra dava forma a Mr. Simpatia in Inghilterra, con in testa Eminem e Dizzee Rascal, non immaginava di poter cambiare il corso del rap italiano, e della sua vita. La leggenda dice che abbia scritto tutti i testi sui foglietti della Parker, la fabbrica per cui lavorava come operaio, producendo proprio penne.
Testi brutali, violenti, volgari. Parole impronunciabili, avvolte da sonorità dark. Il risultato per alcuni è un pezzo di neorealismo italiano, per altri lo sfogo di un frustrato. In ogni caso, risuona in testa a una generazione di ragazzi, e vent’anni dopo è ancora un capolavoro sporco e innominabile: nel 2011 La Gazzetta dello Sport ha pubblicato un cofanetto con tutti i dischi di Fibra usciti fino a quel momento. «È rimasto fuori Mr. Simpatia per ovvie ragioni» ha commentato lui stesso nell’autobiografia Dietrologia.
IUTER celebra i vent’anni di quel capolavoro con una collezione-capsula a tiratura limitata composta da Varsity Jacket, Hoodie e T-Shirt con grafiche ispirate alle liriche e alla storica copertina di Mr. Simpatia – che mostra Fibra morto, accasciato sui suoi testi dopo essersi sparato – più una felpa girocollo con tutti i testi dell’album, da L’uomo nel mirino a Bonus Track, debitamente censurati. Per non provocare scandalo…